I MUFFINS DI SABÍ (alla faccia di quell'infingarda della Leila)

Avrei dovuto immaginarmelo, in fondo. Una che cucina tutta truccata, con mise improbabili, con le puppe quasi al vento non è credibile. Io quando cucino sono a dir poco imbarazzante..tutona, grembiule, cippo ovunque e anche cuffietta fucsia da cuoca sfigata. E invece la Leila sembra pronta per una serata da cubista. Ma mi son fatta abbindolare da uno styling accattivante, la carta opaca, le creazioni un po’ spatasciate come piace a me..e poi quel look molto BiggieBest che fa uscire di testa me e la Giulia. Fiorellini, cuoricini, legno bianco. E ho proceduto incauta all’acquisto del tomo di Leila Lindhom, accecata dal miraggio del muffin perfetto. A me i muffins vengono male, come le crepes. Mi escono sempre con un peso specifico pari al cemento, sono ottimi come fermaporte ma pessimi per la prima colazione. Eppure sta volta pensavo di avercela fatta. Per cui, appena tornata dal lavoro e smessi in panni della statale annoiata, ho indossato quanto sopra e mi sono prodigata nella preparazione dei muffin per Sabí. Ok, ho tutto. Anche i pirottini colorati di Mora, oggetto del desiderio di molte. Inizio e giá c’è una cosa che non va. Non so voi, ma io odio tre cose nelle ricette:

-il qb…cosa vuole dire qb? Secondo chi basta? Perché? Quanto?AHHHHH

-le misure in cups. A me le cups servono per bere ocaffé, mica per misurare!Poi, che tazza? Tazzina, tazzetta, mug, tazzonazza da caffelatte? Precisione, cribbio!

-le misure in dl, cl, ml. Ora, ero un asso nelle equivalenze..ma di anni ne son passati pure troppi. Quindi, perché le dosi non me le dai in bicchieri o cucchiai, cara Leila?

Ma impavida, procedo. Ok, sciolto burro, sbattute uova, zucchero, unito latte…ora la farina, velocemente. Ops…com’è liquido questo impasto..sembra una zuppa. Controllo. No, è giusto. 200ml di latte sono 2dl (taratura della mia brocca). Sono sicura. Faccio la proporzione.Torna. Mi manca solo il pallottoliere. E allora perché si muove tutto?---------momento di ansia----------Pensa, Toni, pensa. Niente, aggiungo farina finché mi pare che abbia raggiunto la giusta consistenza. Giá che ci sono, ci metto ancora lievito. Boh, mah, uf (mentre sussurro paroline poco carine alla Leila). Inzzzzomma, la ricetta è poco affidabile, ma questi muffin alla fine hanno una bella faccia…e dopo averne addentato uno rischiando l’ustione, posso affermare che sono bbboni!

Vi do le dosi di quella disgraziata e tra parentesi quello che CREDO di averci messo io (a occhio non so pesare)..BON APPETIT! (e mannaggia alla Svezia)

PER 6 MUFFINS GRANDI (O 12 PICCOLI)..IO NE HO FATTI 10 MEDI ;)

100 gr di burro fuso

200 ml di latte (ecco appunto)=1 bicchiere bello pieno

2 uova

150gr di zucchero

1 cucchiaio di zucchero vanigliato

240 gr. di farina (piú altri 100, secondo me)

2 cucchiaini di lievito in polvere (piú un altro)

150 gr di cioccolato in gocce (o piú o meno, dipende dalla lussuria che volete imporre al muffin)

1 pizzico di sale.

Il forno va preriscaldato a 190 gradi. Ho messo i pirottini in uno stampo da muffin. Fondo il burro e lo aggiungo al latte. Sbatto bene le uova con lo zucchero e lo zucchero vanigliato finché sono bianche e spumose, aggiungo burro e latte. Guardo mentre si forma una zuppa ;) , insulto l’autrice e poi aggiungo la farina (a cui ho mescolato prima lievito e sale), senza mescolare troppo, lasciando i grumetti. Aggiungo le gocce di cioccolato.

Riempio i pirottini per due terzi. Io li ho riempiti quasi tutti perché volevo i muffins ciccioni, se li riempite meno, restano piatti. Onestamente, non so come la Leila possa pensare di farne 6..piú che grandi sarebbero dei panettoni, ma si sa…la fellona è approssimativa nelle indicazioni!

In forno per 20-25 minuti (fare prova stecchino).

Todo empezó en septiembre, cuando me compré en Italia el libro de una porlovisto famosa pastelera sueca, tal Lelia Lindhom. Tenía que haber sospechado por su maquillage y por los atuendos poco serios (pa’ ser educados) que no podía confiar en susodicha doncella. Pero más pudieron las fotos, el papel mate, las florecitas, los pasteles de 8 pisos con corazones. Así que esta tarde me he enfrentado a ella y a su receta de muffins. A mí los muffins me salen malísimos, duros cual cemento, bajos como pizze y sosos como las galletas de arroz. Pero pensé “Yo puedo”. Cuál sorpresa la mía, cuando al mezclar los ingredientes me encuentro cara a cara con una sopa..más que con una masa..cómo puede ser? Controlo..no no, lo he hecho bien. Pues nada..a pensar..y así he añadido a ojo harina y más levadura, todo éso dirigiéndome a Leila con palabras poco educadas que no puedo repetir en este blog tan modosito. Resultado: están buenos, a pesar de mi amiga suecarubiadebote. Os pongo entre paréntesis lo que yo he puesto..a ojo..

INGREDIENTES PARA 6 MUFFINS GRANDES O 12 PEQUEÑOS (HE HECHO 10 MEDIANOS ;)

100 gr de mantequilla fundida

200ml de leche (1 vaso bien lleno)

2 huevos

150 de azúcar

1 cucharadita de azúcar con vainilla

240 gr de harina (mínimo 100gr más)

2 cucharaditas de levatura (1 más)

1 pizca de sal

150gr de gotas de chocolate (o más o menos, depende de cómo os guste)

El horno lo ponemos a 190 grados. Ponemos esas cositas de papel-que no tengo ni idea de cómo se llaman en castellano pero me habéis entendido-en un molde de muffin.

Batimos los huevos con los azúcares hasta que estén claritos y añadimos la mantequilla y la leche. Mezclamos la harina con la levadura y la sal y la añadimos a la masa líquida. Mezclamos poco, no hace falta que se vayan los grumitos. Si parece una sopa, añadimos más harina ;)

Ahora sólo falta el chocolate. Llenamos los huecos por 2/tercios (yo los he llenado casi todos para tener unos muffins fofos) y al horno durante 20-25 minutos (hay que hacer la prueba palito). Según la amiga Leila, se pueden hacer 6 muffins grandes..pero lo veo francamente complicado..podrían ser monstruosos!