viernes, 27 de abril de 2012

LA TORTA DI MELE DELLA MIA MAMMA*LA TARTA DE MANZANAS DE MI MAMI*

Publicado por Toni en 15:25 2 comentarios

Ci sono delle torte che fanno casa. Infanzia e dolcezza. E da sole risolvono tutto.
E in un pomeriggio del tutto proustiano ti ritrovi catapultata a 2000 kilometri di distanza, dove le montagne si vedono dalla finestra e non devi camminare facendo lo slalom tra tedeschi unti di crema come fritelle e con le gambe color magenta. Dove tutto é accogliente e ti scalda il cuore. Dove le parole sono un di piú perché bastano gli abbracci e le cose fatte insieme.

Perché cercare una ricetta nuova se hai giá quella della miglior torta di mele del mondo?


Ricetta di Alo (sí, la bonazza della foto ;), la mia mamma. Ricetta che regna incontrastata da anni e della cui origine non ho idea. So solo che una volta provata, esiste solo lei.

Ci vogliono:
-2uova
-100 gr di zucchero
-100 gr di burro fuso
-150 gr farina
-1 cucchiaino lievito
-pan grattato

e poi  (per la farcitura):
-limone
-4 mele
-50 gr di burro fuso
-6 cucchiai grandi di zucchero

Il forno va a 180 gradi. Imburro uno stampo da 24cm e lo cospargo con il pangrattato (a casa mia si fa sempre cosí: torte non di mele con farina, torte di mele con pangrattato. Come direbbe Mimí, "il perché, non so" ;). Sbatto uova e zucchero, aggiungo la farina, il lievito e il burro fuso. Verso tutto nello stampo. Ora mi dedico alla parte superiore. Fondo l'altro burro. Sbuccio 2 mele (se sbucciate tutte le mele insieme e lo fate prima, irroratele con il limone perché non anneriscano) e le taglio a fettine sottili sottili, cospargo la torta, le appiattisco con le mani e ci verso sopra metá burro e 3 cucchiai di zucchero. Sbuccio le altre due e faccio un secondo strato, con la stessa modalitá (burro fuso e zucchero sopra). La metto in forno per un'oretta. Occhio che le mele perdono liquido, per cui é meglio mettere un foglio di carta forno sulla leccarda.
E' spaziale mangiata tiepida.
Bon appetit e W la mamma!

Hay tartas que de inmediato te hacen sentir como en casa. Parece que puedan resolver todos los problemas y en una tarde cualquiera, como si fuera magia, te transportan lejos, donde las montañas se ven desde la ventana y no tienes que esquivar a grupos de alemanes rojizos y embadurnados de crema si te apetece darte un paseo. Donde todo es cálido, acogedor y lleno. Donde las palabras sobran porque bastan los abrazos y la vida que hemos compartido y compartimos, siempre, a pesar de la distancia.

¿Porqué buscar una receta nueva si ya tengo la mejor tarta de manzanas del mundo?
Receta de Alo (que es el pibón de la foto ;), mi mami. Receta cuyo origen desconozco, que reina sin rivales desde hace años. Porque una vez que la has probado, sólo existe ella ;)

Necesitamos:
-2 huevos
-100 gr de azúcar
-150 gr de harina
-1 cucharadita de levadura
-100 gr de mantequilla derretida
-pan rallado
 Y además (para la parte de arriba):
-4 manzanas
-6 cucharadas de azúcar
-50 gr de mantequilla derretida
-limón

El horno va a 180 grados. Enmantequillo un molde de 24 cm y luego pongo el pan rallado (cómo se dirá? Lo enpanrallo? ;))) Es decir, hago con el pan rallado lo que normalmente hago con la harina, para que no se pegue la masa). Bato bien los huevos con el azúcar, añado harina, levadura y mantequilla fundida. Vierto la masa en el molde.
Ahora, corto 2 manzanas en lonchas muy finas (si corto todas las manzanas antes, las mojo con el zumo de limón para que no se pongan negras), la pongo encima de la masa, las nivelo con las manos y vierto encima mitad de la mantequilla fundida y 3 cucharadas de azúcar. Corto de la misma manera las otras 2 manzanas y hago lo mismo (las pongo encima de la primera capa de fruta, compacto, mantequilla y azúcar). Va al horno durante una hora (mejor poner una hoja de papel vegetal debajo del molde, porque suelta líquido).
Es deliciosa si la coméis aún tibia.
W la mamma!

miércoles, 25 de abril de 2012

TU NON MI BASTI MAI *TARTA DE CHOCO AGAIN*

Publicado por Toni en 4:25 0 comentarios
Della serie tuuu tuuu non mi basti mai (ciao Lucio, ancora non ci credo che non ci sei piú), a grande richiesta l'ennesima torta di cioccolato. Quando ormai pensavo di non poter far di peggio in termini di bomba, ualá. Arriva lei. E non ce n'e' piú per nessuno.
Viene da qui e ci vogliono:
-4 uova
-300 gr di zucchero
-330 gr di farina (ne ho messi 300 perché ho letto male...ma é venuta ottima lo stesso)
-mezza bustina di lievito
-1 cucchiaino di bicarbonato
-3 cucchiai di cacao amaro in polvere
-250 ml di panna o latte (ne ho messi 200,ovviamente di panna!)
-200 gr di burro fuso
-200 gr di cioccolato a pezzetti (io, in gocce)


Stampo da 24 cm imburrato e infarinato. Forno a 170 gradi. 
Sbatto bene le uova con lo zucchero e aggiungo la panna non montata o il latte. In una terrina, setaccio la farina, il lievito, il bicarbonato e il cacao. Unisco un po' alla volta le farine ai liquidi, mescolando sempre bene. Alla fine aggiungo il burro fuso e il cioccolato a pezzetti. In forno per un'ora (io l'ho cotta un'ora e 10 ed é rimasta un po' secca).


Quando la torta é fredda, mi dedico alla:


Glassa (perché a noi ci piace farci male ;)
-150 gr di cioccolato
-125 ml di panna liquida


Sciolgo il cioccolato a bagnomaria o in microonde. Aggiungo mescolando bene la panna (toglietela un po' prima dal frigo perché non sia troppo fredda). Copro tutta la torta con questa crema. Io ora lo faccio in un battibaleno perché sono la capa delle fighe e soprattutto perché i miei colleghi meravigliosi mi hanno regalato un piatto che GIRA (figata pazzesca) e che fa tanto tanto tanto profescional ;)
Bon appetit!


Pues nada. Aunque lo intente, no hay maneraaaaaaa. Y siempre vuelvo al chocolate. Y cada vez con más intensidad (calórica, ça va sans dire).
Gran tarta (hablando en términos de tamaño, altura, peso y efectos nefastos pre operación bikini) que ha alegrado una cena maravillosa y una mañana en este nuestro edificio perdido en la nada (pero ¡cómo lo pasemos!, eh? ;).
Receta aquí. Necesitamos:


-4 huevos
-300 gr de azúcar
-330 gr de harina (he puesto 300 porque leí mal ;) pero ha salido buena igual)
-medio sobre de levadura
-1 cucharadita de bicarbonato
-3 cucharas de cacao amargo
-250 ml de nata o leche (he puesto 200, naturalmente de nata ;)
-200 gr de mantequilla fundida
-200 gr de chocolate en trocitos (yo, en gotas, las de Mercadona)


Molde de 24cm, enmantequillado y enharinado. Horno a 170 grados.
Bato bien los huevos con el azúcar y añado la nata sin montar o la leche. En un bol, tamizo la harina, la levadura, el bicarbonato y el cacao. Voy añadiendo poco a poco los ingredientes secos a los líquidos, mezclando bien. Al final, añado la mantequilla fundida y el chocolate en trozos. Va al horno durante una hora (yo la he dejado una hora y 10 minutos y me ha salido un pelín seca). 


Cuando la tarta esté fría, me dedico a hacerla más bomba haciendo la cobertura ;)


Glaseado:
-150 gr de chocolate
-125 ml de nata sin montar


Derrito el chocolate en el micro. Añado la nata (mejor sacarla un poco antes de la nevera para que no esté demasiado fría) y mezclo súper bien. Cubro toda la tarta. 
Para mí ahora es fácil fácil porque mis maravillosos compañeros de la antigua ofi me han regalado un plato que gira y puedo hacer como si tuviera arte (gracias familia!).





domingo, 15 de abril de 2012

LA REGINA DEL FORMAGGIO-CHEESECAKE SALATA AL SALMONE *CHEESECAKE SALADO CON SALMÓN*

Publicado por Toni en 5:05 0 comentarios


Sono una donna picassiana. No, non nel senso che c'ho gli occhi storti e la bocca all'altezza del collo (il didietro sí invece... ormai é dove non dovrebbe essere, cioé 30 cm piú in basso ;)
Nel senso che vado per fasi. E questa é la fase cheese. Dopo il successone della quasi NY cheesecake (che era davvero buona, anche se non dovrei dirlo io), mi sono lanciata in una torta al formaggio salata, che da tempo volevo provare e che é proprio una figata. Facile, d'effetto e gustosissima. D'ora in poi, niente piú quiche, solo cheese!
Le "colpevoli" sono le due Ale, le mie foodbloggers del cuore. Qui e qui.
Ci vogliono:
Per la base:
-120 gr di pangrattato
-120 gr di parmiggiano grattuggiato
-80 gr di burro fuso.
NOTA: la prossima volta metteró meno formaggio e piú pan grattato (tipo 140-100 o 160-80). A mio gusto, era troppo saporita.
Stampo a cerniera da 24cm, imburrato. Mescolo le briciole con il burro fuso e compatto tutto sul fondo dello stampo. Frigo per mezz'ora.
Per la crema:
-500 gr di Philadelphia
-2 uova
-60 gr di panna liquida
-mezza cipolla
-200 gr di salmone affumicato
-olio

Faccio stufare la cipolla a pezzettini in due cucchiai di olio e un po' d'acqua. Taglio a pezzettini piccoli il salmone (o lo metto nel mixer e lo trito del tutto, io il mixer non ce l'ho quindi vado di coltello ;). Mescolo con le fruste il formaggio e le uova, aggiungo la panna, la cipolla e il salmone. Non serve il sale perché il salmone di per sé basta. Forno a 170 gradi per un'oretta circa. Passo un coltellino lungo il bordo per evitare che si rompa e la faccio raffreddare prima di togliere lo stampo.

Salsina d'accompagnamento (rivisitata):
-100 gr di crème fraîche ( o mascarpone)
-2-3 cucchiaini di senape di Digione
-1 cucchiaino di capperi dissalati.
Semplicemente, mescolo tutto.

Servo la torta tiepida con la salsina a parte (che ci sta un sacco bene!).
IDEA; io la useró come base per altre varianti, tipo con speck, prosciutto cotto o crudo, verdure, pollo, etc.
Bon appetit!

A mi Sandris, con amor. Porque if you want, siempre estaré allí ;)
Soy un poco coñazo, en general. Y cuando me gusta algo, me gusta. Escucho la misma canción 20 veces seguidas, me visto de un solo color a menudo, no cambio corte ni color de pelo desde que tengo 10 años (a parte un breve desgraciado paréntesis cuando tenía 22). Así que ahora tocan cheesecakes..dulces, salados, con gelatina, sin, etc ;)
Pero éste vale la pena de verdad: se hace en un momento, es gustosísimo, diferente. A mi Sandris y a mí nos ha encantado.
Viene de aquí y aquí (mis blogs prefe).
Para la base:
-120gr de pan rallado (he comprado en el Carrefour un tipo de pan rallado crujuente, marca FRUMEN que me ha gustado mucho!)
-120gr de parmigiano del bueno rallado
-80 gr de mantequilla fundida
NOTA: la próxima vez pondré menos queso y más pan (tipo 140-100 o 160-80). Para mi gusto, era demasiado sabrosa.

El molde es de 24cm, de los que se puedan abrir. Lo enmantequillo (alguien por favor me puede chivar como se dice correctamente??;) bien. Mezclo pan, queso y mantequilla fundida y pongo la masa en el molde, compactándola bien con una cuchara. Media hora a la nevera.

Para la crema:
-500 gr de Philadelphia
-2 huevos
-60 gr de nata líquida
-media cebolla
-200 gr de salmón ahumado
-aceite

Corto en trocitos pequeños la cebolla y la dejo pochar en poco aceite y agua. Mezclo con el turmix el queso, los huevos, la nata, la cebolla pochada y el salmón cortado en trozos pequeños (también podéis ponerlo en el robot y hacerlo paté, yo no tengo máquina así que...). No hace falta la sal porque el salmón ya es de por sí sabroso. Pongo la crema encima de la base. Horno a 170 grados durante una hora más o menos.
Cuando esté hecho, paso un cuchillo por el borde para que no se rompa al desmoldarlo. Y espero a que esté tibio para quitar el anillo del molde.

Salsita para acompañar (tuneada por mí):
-100 gr de crème fraîche
-2/3 cucharaditas de mostaza de Dijón
-1 cucharaditas de alcaparras.

Simplemente, mezclo todo y la sirvo con el cheesecake tibio, a parte (le da un toque maravilloso!)
IDEA: voy a utilizar esta base para otras variantes...por ejemplo, con tacos de jamón york o serrano o con verduras, pollo etc...
BUON APPETITO!


jueves, 12 de abril de 2012

WISH YOU WERE HERE - QUASI NY CHEESE CAKE

Publicado por Toni en 3:28 2 comentarios

O a dirla meglio wish I was there, con María, a New York. Ma prima o poi arrivo, anzi arriviamo. Ed é una minaccia! ;) (ndA: mentre componevo queste ispiratissime righe, mi ha scritto la principessa. Io credo alla telepatia. E credo all'Amicizia senza confini e senza limiti di tempo e spazio. Tvb)

Ormai é una simpatica abitudine e i poveri membri della famiglia italiana sono diventati le cavie piú o meno consapevoli dei miei esperimenti da uikend. All’urlo di “tanto noi ce magnamo tutto” si pappano senza batter ciglio quello che la mia mente diabolica architetta. E sta volta ho provato un cheesecake, ma cotto e senza gelatina. Cosí arrivo preparata alla prova fatidica, quando cioé dovró farlo per l’Amoremio.

Allora, un bel casino. Nel senso che questa é una di quelle ricette di cui esistono almeno 200 versioni, tra libri e rete. Alla fine ho optato per quella che mi sembrava piú facile e meno mappazza (si fa per dire) senza panna acida sopra ne’ dentro, quindi una quasi NY cheesecake. Solo formaggio (a kili, ovviamente)!

Viene da qui. Ocio: meglio farla il giorno prima!

Ci vogliono:

Per la base:

-200 gr di biscotti digestive

-125gr di burro fuso

-1 cucchiaio di zucchero di canna

Stampo da 24 cm, imburrato bene o foderato di carta forno. Procedimento di sempre: mazzuolo i biscotti pensando forte forte alla collega zoccola/capo inetto/ il figlio di Bossi etc etc etc o li riduco in briciole con il mixer, li mescolo con lo zucchero e il burro fuso e appiattisco bene il composto nello stampo. In frigo per mezz'oretta.

La crema:

-4 uova intere
-150 gr di zucchero
-500 gr di mascarpone
-250 gr di philadelphia (ho messo quello light perché mi faceva molto ridere l'accoppiata "mezzo kilo di mascarpone e formaggio leggero". Un po' come mettere il dolcificante nel caffé che accompagna una fettazza di Sacher ;)
-2 cucchiai di maizena
-la buccia grattugiata di un limone (che non ho messo)
-1 bustina di vanillina
Sbatto bene zucchero, uova e vanillina, poi aggiungo i formaggi ammorbiditi e la maizena. Verso la crema nello stampo e la cuocio per 10 minuti a 200 gradi e poi per circa 50 minuti a 170 gradi. OCIO 2: mettete un foglio di carta da forno sulla placca, sotto lo stampo, perché la creatura rilascia un liquidino profumato sí, ma bastardissimo da pulire dopo ;). Dovrá essere cotta ma tremolante (tipo il mio sottobraccio ;) al centro. La lascio 10 minuti in forno con la portella socchiusa. Appena sfornata, passo un coltellino intorno al bordo, per evitare che si rompa quando tolgo lo stampo. E la metto, una volta fredda e con lo stampo, a nannare il frigo per tutta la notte.
Il "topping" (fa molto figo dirlo, alla fine é volgarmente quello che ci va sopra, dicesi glassa o copertura ;) é affar vostro. Potete spaziare dal cioccolato fuso con un po' di panna, alla marmellata a gusto sciolta al microonde o, nel mio caso, frutta fresca (w il carrefour che mi regala l'un per due sui lamponi!)
Bon appetit!

Hay una persona en NY a la que quiero y admiro de verdad. A ella va dedicada esta tarta, con todo mi amor, que es mucho, y con la esperanza de poder pronto comernos un trozo de la NY cheesecake original en alguna pastelería chula del Village. Para ti, princesa.

Primer intento de cheesecake al horno, que tengo que estar preparada para el próximo encuentro con ipbdm (sí, Sanso, eres tú ;). Una vez más, gracias a mis conejitos de India que alegremente se prestan casi cada fin de semana a probar lo que mi mente diabólica va pensando durante las horas de inactividad mañanera.
La red y mi biblioteca están llenas de recetas de susodicho cheesecake, hecho que me provoca siempre un poco de ansiedad y dudas..con cuál me quedo? quito ésto y pongo más del otro como dice Pepita? Improviso?Ay qué problemas existenciales! En fin...he elegido la versión más simple, sin nata agria (que me da mucha pereza ir al super alemán con lluvia) pero con una cantidad brutal de queso, así que para el original yankee habrá que esperar a que deje de llover ;). Viene de aquí. Y es mejor hacerla un día antes!
Necesitamos:
Para la base:
-200 gr de galletas digestive
-125 gr de mantequilla fundida
-1 cucharada de azúcar moreno.
El molde en mi caso es de 24cm, enmantequillado como siempre ;) o forrado de papel vegetal. Machaco las galletas pensando fuerte en la compañera zo*** o en el jefe o en quien os apetezca y os dé más rabia o más elegantemente las pongo en el robot hasta que se queden hechas migas. Las mezclo con la mantequilla fundida y el azúcar y las compacto bien en el molde. A la nevera media hora.
Mientras tanto preparo la crema con:
-4 huevos
-150 gr de azúcar
-500 gr de mascarpone
-250 gr de Philadelphia (yo lo he puesto light porque me hacía mucha gracia la pareja "medio kilo de mascarpone con queso ligero"...como los que se toman café con sacarina para acompañar un trozo de Sacher ;)
-2 cucharadas de maicena
-piel de limón rallada (que no he puesto)
-1 sobrecito de azúcar con vanilla
Mezclo los huevos con el azúcar y el sobrecito de azúcar con vainilla hasta que estén espumosos, añado los quesos que he dejado fuera de la nevera un rato para que no estén tan sólidos y las cucharadas de maicena. Mezclo bien y vierto todo encima de la masa de galletas. Va al horno a 200 grados durante 10 minutos y luego a 170 grados durante alrededor de 50 minutos. IMPORTANTE: en el horno, poned debajo del molde una hoja de papel vegetal, porque la tarta va soltando un liquidito que huele genial pero que es un coñazo de quitar luego.
La tarta tiene que estar hecha pero con el centro un poco fofo. Apago el horno, la dejo con la puerta del horno abierta 10 minutos más y la saco. Paso enseguida un cuchillo por el borde para que no se rompa al desmoldarla. Una vez fría, la pongo en la nevera toda la noche (con el molde puesto, eh?)
Antes de servirla, podéis cubrirla como más os guste: con chocolate fundido con un poco de nata, mermelada calentada en el micro para que se quede líquida o, como en mi caso, con fruta fresca (gracias al Sr. Carrefour que me regala el 1x2 en las frambuesas!). ENJOY!


miércoles, 11 de abril de 2012

LOST IN ALFARO-I CARCIOFI DELLA NONNA *ALCACHOFAS DELLA NONNA*

Publicado por Toni en 6:47 0 comentarios
Alfaro: vi chiederete..cos'é? dov'é? perché? E io vi dico...bisogna andarci per capire. E' un paese come tanti, ma unico. Piccolo, nemmeno particolarmente pittoresco, a parte la meravigliosa "Collegiata" e le cicogne. Ma ha un'atmosfera unica, coinvolgente, pazzesca. Come trovarsi catapultati in una festa continua, allegra, familiare. E ti ritrovi sempre con un bicchiere di Rioja o una birretta o addirittura pure un GT (che costa 5€) in una mano e un pincho nell'altra. Il delirio della convivialitá. Sono tornata felice, satolla e pasciuta e con una borsa di asparagi bianchi e di carciofi, gentilmenti offerti dai migliori anfitrioni, la Moñi e Guglielmo. Gli asparagi me li son sparati alla friulana, con le uova sode. Per i carciofi mi sono sentita molto "fusion", perché mi piaceva l'idea del prodotto riojano cucinato alla romana...quindi li ho fatti con la ricetta della mia nonna Luci.
Ci vogliono:
-carciofi
-pan grattato
-prezzemolo (e volendo aglio)
-olio
-sale e pepe

Pulisco bene i carciofi, togliendo le foglie dure ed eventualmente le barbe (che questi per fortuna non hanno ;), pelo bene i gambi e li taglio a tocchetti. Mano mano che li pulisco, li metto in una bacinella con acqua con limone e li lascio lí 10 minuti. Nel frattempo, mescolo il pan grattato con il prezzemolo e volendo l'aglio a pezzettini. Apro bene i carciofi e ci verso dentro il composto (se i carciofi sono molto grandi, li posso tagliare in due o in quattro, io li ho lasciati interi e ho fatto in modo che potessero stare "in piedi"). Scaldo due cucchiai di olio in una padella, metto i carciofi e i gambi, lascio rosolare 2 minuti, sale e pepe, e poi verso acqua calda fino a coprirli quasi a metá. Lascio cuocere coperti per 30-40 minuti, aggiungendo acqua se necessario. Quelli della Nonna sono un altro mondo, ma pure questi non erano male.
Bon Appetit!

Cuando mi Alessandro me decía "Tienes que pasar el corte de Alfaro", no entendía yo muy bien a qué se refería. Ahora lo sé, oh si lo sé. Quería decir que tenía que estar bebiendo y comiendo SIN PARAR durante el tiempo requerido (8-10-12 horas? depende de la ocasión, pues ;). Alfaro no se puede describir, hay que vivirlo. No es un pueblo especialmente bonito, a parte la Colegiata, las cigüeñas y el Cuarto de la Sorpresa, pero tiene un encanto especial, un buen rollo continuo hecho de gente maja, de buen vino y de la sensación de estar en casa. He regresado a la isla con las ganas de volver cuanto antes y con una bolsa de verduras exquisitas que por fin saben a algo (gracias a Moñi y Guillermo, los mejores anfitriones).
Y como éso de la cocina "fusion" está muy de moda, osea, he decidido fusionar la huerta riojana con la cocina romana della mia nonna y han salido estas alcachofas ;)
Necesitamos (Guillermo, sin dosis ;)
-alcachofas
-pan rallado
-perejil y ajo
-sal, pimienta
-aceite
Limpio las alcachofas, quitando las hojas más externas y pelando bien los tallos, que cortaré en tacos. Conforme voy limpiándolas, las echo en un bol con agua y limón y las dejo allí durante 10 minutos. Mientras tanto, preparo el relleno, mezclando el pan con perejil y ajo si queréis. Abro bien las alcachofas y las relleno con la mezcla de pan y hierbas (si las alcachofas son muy grandes, se pueden cortar en dos o cuatro, yo las he dejado enteras y he cortado la parte de abajo "recta" para que se mantuvieran "de pie" en la sartén). Caliento dos cucharadas de aceite en una sartén, echo las alcachofas y los tallos y los dejo dorarse durante un par de minutos. Sal y pimienta. Echo luego agua caliente hasta llegar a la mitad de las alcachofas. Cubro y dejo que hagan "chup chup" (como diría alguien ;) durante 30-40 minutos o hasta que estén tiernas, añadiendo agua si necesario. Las de mi abuela son otra historia, pero éstas tampoco estaban malas ;)
AUPA ALFARO!
 

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